giovedì 29 dicembre 2016

23 - UN COLORE "SELVAGGIO"

Nel saggio "Il pensiero selvaggio", Claude Levi-Strauss analizza la logica con la quale noi uomini diamo ad ogni oggetto un significato preciso. Un colore viene definito "selvaggio" quando viene convenzionalmente associato ad un determinato simbolo senza un apparente motivo razionale. 
Un'analisi primitiva consiste nell'identificare la prima cosa che viene in mente quando si pensa ad un particolare oggetto.



Pensando al colore Blu Comando Stellare, e dovendone identificare la dimensione primitiva associandola al rapporto materialità dell'oggetto/nome dell'oggetto, la prima cosa a cui viene da pensare è sicuramente è sicuramente un cielo stellato.
Pare infatti che il colore fosse un'ipotesi della gradazione di blu che gli ufficiali indossavano sulle navicelle spaziali.


lunedì 19 dicembre 2016

22 - IL COLORE IN ARCHITETTURA

MOSCHEA BLU



La Sultanahmet camii o Sultan Ahmet camii, meglio conosciuta come Moschea Blu, è una delle più importanti moschee di Istanbul.
Dopo la pace di Zsitvatorok e gli sfortunati risultati della guerra con la Persia, il sultano Ahmed I decise di costruire una grande moschea a Istanbul per riaffermare il potere ottomano. La moschea fu edificata su parte del sito del Gran Palazzo di Costantinopoli, di fronte ad Hagia Sophia (a quel tempo la più venerata moschea di Istanbul) e all'ippodromo, un altro sito di grande valenza simbolica.
La costruzione della moschea iniziò nel 1609: lo stesso sultano diede avvio ai lavori. Era, infatti, sua intenzione che questa moschea divenisse il luogo di culto più importante dell'Impero. L'organizzazione della costruzione fu meticolosamente descritta in otto volumi ora conservati nella biblioteca del Topkapi. La cerimonia di apertura avvenne nel 1617 (benché il cancello della moschea ricordi l'anno precedente). I lavori di completamento si conclusero sotto il successore di Ahmet Mustafa I.


Universalmente è conosciuta come la Moschea Blu. Il suo nome deriva dalle 21.043 piastrelle di ceramica turchese inserite nelle pareti e nella cupola. È infatti il turchese il colore dominante nel tempio. Pareti, colonne e archi sono ricoperti dalle maioliche di İznik (l'antica Nicea), decorato in toni che vanno dal blu al verde.
Rischiarate dalla luce che filtra da 260 finestrelle, conferiscono alla grande sala della preghiera un'atmosfera suggestiva quanto surreale. La Moschea Blu, che risale al XVII secolo, è anche l'unica a poter vantare ben sei minareti, superata in questo solo dalla moschea della Kaʿba, alla Mecca, che ne ha sette. Tale particolarità architettonica è dovuta, secondo una storia popolare, ad un fraintendimento: l'espressione delle manie di grandezza del sultano Ahmed I, non potendo eguagliare la magnificenza della moschea di Solimano né quella di Hagia Sophia, non trovò soluzione migliore per cercare di distinguerla che i minareti in oro; L'architetto fraintese però le parole del sultano, capendo "altı" (in turco "sei") anziché "altın" (oro). 

venerdì 16 dicembre 2016

21 - I PROTAGONISTI

PABLO PICASSO


Pablo Ruiz y Picasso, semplicemente noto come Pablo Picasso (Malaga, 25 ottobre 1881 – Mougins, 8 aprile 1973) è stato un pittore, scultore e litografo spagnolo di fama mondiale, considerato uno dei protagonisti assoluti della pittura del XX secolo.
Snodo cruciale tra la tradizione ottocentesca e l'arte contemporanea, Picasso è stato un artista innovatore e poliedrico, lasciando un segno indelebile nella storia dell'arte mondiale per esser stato il fondatore con Georges Braque del cubismo. 


Pablo Picasso, Poveri in riva al mare, 1903

Dal 1901 ebbe inizio il cosiddetto “Periodo Blu”, che si protrasse fino al 1904. Il nome di questo periodo deriva dal fatto che Picasso usava dipingere in maniera monocromatica, utilizzando prevalentemente il Blu in tutte le tonalità e sfumature possibili. Questo colore fu scelto da Picasso non solo per la sua forza espressiva, ma, anche e soprattutto, per la valenza psicologica che gli permetteva di andare oltre alla naturalistica descrizione. Per Picasso il colore Blu è come una dimensione sacra e sentimentale: l'artista guarda in faccia alla realtà, alla miseria e alla sofferenza, oltre che alla morte. Il tutto è caratterizzato da un' evidente matrice patetica e compassionevole. I soggetti erano soprattutto poveri ed emarginati. A questi personaggi senza speranza Picasso rivolge, in questi anni, un’attenzione particolare; mendicanti, ciechi e girovaghi sono per lui continua fonte di studio, cui attinge in ogni angolo delle strade di Barcellona. Picasso li ritraeva preferibilmente a figura intera, in posizioni isolate e con aria mesta e triste. Ne risultavano immagini cariche di tristezza, accentuata dai toni freddi (blu, turchino, grigio) con cui i quadri erano realizzati. In particolare, l’allegoria del cieco lo accompagnò per tutta la vita. Molte delle opere con questi soggetti sono profondamente commoventi.


MAS SUBRAMANIAN

Mas Subramanian è un chimico dell'Oregon State University a Corvallin, Oregon, e tutt'ora tiene la cattedra come professore di Scienze dei Materiali al Dipartimento di Chimica.
Ha scoperto accidentalmente, mentre analizzava le proprietà degli ossidi di manganese, un metallo simile al ferro, una nuova tonalità di blu. È accesa, brillante, resiste a temperature elevate e all'acqua. 


Si chiama Blu YInMn e prende il nome dagli elementi che lo compongono: ossido di manganese nero mescolato ad altre sostanze chimiche - ossido di ittrio bianco e ossido di indio-stagno giallo - e riscaldato a temperature che raggiungono i duemila gradi Fahrenheit. La struttura cristallina del composto permette agli ioni di assorbire le onde rosse e verdi dello spettro elettromagnetico, riflettendo il blu. Lo studio è stato pubblicato dall'American Chemical Society.

martedì 13 dicembre 2016

20 - I COLORI DELLA MODA

Yves Saint-Laurent nacque il primo agosto 1936, a Orano, Algeria francese, da Charles e Lucienne Andrée Mathieu-Saint-Laurent. Al giovane Yves piaceva creare bambole di carta e sin dalla più tenera adolescenza iniziò a disegnare vestiti per la madre e le sorelle. A 18 anni si trasferì a Parigi ed entrò nella Chambre Syndicale de la Haute Couture (Camera Sindacale dell'Alta Moda), dove i suoi disegni ebbero subito successo. Lo stile di Saint Laurent crebbe notevolmente sotto la guida di Dior, maturando e guadagnando sempre più fama. Morto Dior nel 1957, divenne il direttore artistico della maison. Negli anni sessanta e settanta la firma godette del massimo prestigio grazie a ingegnose innovazioni in fatto di moda. Nel 1980 fu il primo creatore di moda vivente a godere di una grande retrospettiva del suo lavoro al Metropolitan Museumdi New York. Alla pari di Chanel, Saint Laurent ha creato uno stile unico, è stato per decenni simbolo dell'eleganza più raffinata, moderna, innovativa.  Dopo una lunga malattia, lo stilista si spegne per un tumore al cervello a Parigi, nella sua casa, la notte del 1º giugno 2008, all'età di 72 anni. Ma più di tutto ciò che influenzò il lavoro di Yves sono sicuramente stati i colori che ha imparato ad osservare dalla quotidianità, dalla città, dagli abitanti.
"Ho scoperto Marrakech molto tardi ed è stato uno choc straordinario. Soprattutto per il colore. Questa città mi ha insegnato il colore. A ogni angolo si incontrano gruppi di persone, uomini e donne che indossano caffettani rosa, blu, verdi, porpora. È sorprendente: sembrano disegnati, ricordano gli schizzi di Delacroix, mentre non sono altro che il frutto dell'improvvisazione della vita".
Un colore fra tutti? Il blu Majorelle, quel blu cobalto intenso che Jacques Majorelle utilizzò per dipingere le pareti di Villa Majorelle. Ma che oggi, ovunque vi recherete, in qualunque erboristeria o nel souq della piazza Djemaa El Fna, tutti chiamano “il blu di Yves Saint Laurent”.

Alcuni esempi di creazioni di Yves Saint-Laurent


Sfilata A/I 2011-2012


Sfilata P/E 2011-2012


Sfilata P/E 2011-2012


Sfilata A/I 2010-2011


martedì 6 dicembre 2016

19 - ANATOMIA DI UN COLORE

Mi chiamo Blu, sono un colore, e la mia caratteristica principale è la vanità. Voglio dire, mettetevi nei miei panni, come non esserlo, bello così? Ora mi starete giudicando, ma sotto sotto sapete anche voi che è la verità. Rappresento tutto ciò che di più maestoso c'è al mondo. Sono il colore del mare, del cielo, e più ampiamente dell'universo. A quanto pare si dice che scorra anche nelle vene dei nobili, e che illumini il cielo durante alcuni fenomeni naturali. Proprio non mi voglio far mancare niente. 
Ho così tante sfumature che voi neanche potete immaginare, come quella del Blu Comando Stellare. Un sogno già solo dal nome. Viene da pensare a quella meraviglia che troviamo sopra le nostre teste tutte le notti, a quell'infinità di desideri che si esprimono in estate con lo sguardo fisso verso l'alto.
Non sono solo bello, ma anche sentimentale. Sono il colore del silenzio, della calma, della spiritualità, della tenerezza e della gioia di vivere. Sono il colore della contemplazione e della spiritualità. Quando mi guardate, scateno in voi un senso di quiete, una placida e profonda soddisfazione o adattamento all'armonia. E dite poco!
Mi hanno studiato in tanti nel corso della mia vita, dai matematici ai designers, nessuno escluso. Si pensi infatti che mi hanno associato la forma geometrica del cerchio, simbolo dell'eterno moto dello spirito. E che applicato alle pareti vi faccio vivere sensazioni che neanche vi sto a raccontare.
E pensateci un po', probabilmente neanche ve ne renderete conto, ma io sono ovunque, anche nel vostro carattere. Sono dolce e gentile, tenero, romantico, semplice e sensibile, amo la natura, gli animali e i bambini. Ho un animo grande come una casa, una buona fede, ingenuità e dedizione. Apprezzo la sincerità e l'onestà, cerco rapporti cordiali e duraturi, amo studiare, riflettere e sono attento al mistero. Mi avete riconosciuto?
Insomma, non voglio essere ripetitivo, ma siamo sinceri, sono o non sono il colore più bello in assoluto? Ora vi lascio sognatori, ma voglio che pensiate a me, ogni volta che calerà il sole. Voglio che puntiate il naso verso l'alto e sogniate ad occhi aperti, pensando a me, pensando a tutto ciò che c'è di più bello in questo infinito.


lunedì 5 dicembre 2016

18 - LE ARTI PITTORICHE

NOTTE STELLATA, VAN GOGH

Il famoso quadro Notte stellata di Van Gogh è stato realizzato nel 1889 a Saint-Rémy-de-Provence nel sud della Francia. E’ la sua seconda notte stellata, la prima è stata dipinta ad Arles nel 1888. Sono due quadri impressionanti per la forza espressiva e per l’utilizzo dei colori che sembrano esplodere davanti allo spettatore. Nella Notte stellata di Arles, le stelle sono immobili ma sembrano vivere e respirare mentre in quella di Saint-Remy le stelle si muovono, immerse in un torrente celeste e non si fermano mai.



Notte Stellata, Van Gogh, 1889
Museum of Modern Art, New York


Notte Stellata, Van Gogh, 1888
Musée d'Orsay, Parigi



mercoledì 30 novembre 2016

17 - BREVETTO


Yves Klein (Nizza28 aprile 1928 – Parigi6 giugno 1962) è stato un artista francese, precursore della Body Art, da alcuni annesso al Nouveau RéalismeDal 1942 al 1946, Klein frequentò l'"Ecole Nationale de la Marine Marchande" e la "Ecole Nationale des Langues Orientales", dove cominciò a praticare il Jūdō.
Molte delle sue prime opere furono dipinti monocromi, in diversi colori. Realizzò più di mille tavole in sette anni. Il suo intento era quello di utilizzare i singoli pigmenti puri, in modo che il colore non perdesse la luminosità una volta unito ad un legante. Non era solo una questione estetica, ma anche un fatto concettuale, la ricerca di una corrispondenza intima con la misura umana.

INTERNATIONAL KLEIN BLUE
(n. brevetto 63471)


Coordinate del colore
HEX #002FA7
RGB (0; 47; 167)
CMYK (98; 84; 0; 0)
HSV (223°; 100%; 65%)



Fu nel 1956 che creò "la più perfetta espressione del blu", un oltremare saturo e luminoso, privo di alcuna alterazione, poi da lui brevettato col nome di International Klein Blue.
Anche se Klein aveva lavorato estesamente con il blu nella sua carriera iniziale, fu soltanto dal 1957 che lo utilizzò come componente centrale delle sue opere (il colore che si trasforma efficacemente in arte). Klein ha realizzato una serie di produzioni monocromatiche usando l'IKB come tema centrale. Questi hanno incluso performance art in cui l'artista ha verniciato modelle nude che poi ha fatto camminare o rotolare su tele bianche o più spesso monocromatiche.
Il segreto del notevole impatto visivo dell'IKB deriva dal massiccio utilizzo del blu oltremare ed alla spessa applicazione della vernice che Klein realizzava sulle tele.
L'IKB è stato sviluppato da Klein e dai chimici per avere la stessa luminosità ed intensità di colore dei pigmenti asciutti, ed è stata realizzata sospendendo il pigmento asciutto in una resina sintetica. Questa nuova tonalità è stata brevettata da Klein, ma mai prodotta da nessuno a livello industriale. Viene prodotta dal colorificio Adam in Montparnasse a Parigi, il titolare collaborò con Klein nella realizzazione del Blu. La storia di questo pigmento è raccontata, tra gli altri, da Teodoro Gilabert nel libro Blu K. – Storia di un artista e del suo colore tramite le parole di Édouard Adam: 
«Avevo un colorificio in Boulevard Quinet e ho visti artisti d’ogni genere passare dal mio negozio. Dai più convenzionali ai più estrosi. Yves Klein è stato l’unico con cui ho stabilito un’amicizia e una complicità professionale. Credo di aver avuto un ruolo chiave nell’avventura della monocromia. […] Un giorno mi chiese se potevo aiutarlo a trovare la miscela di una pittura blu luminosa, vellutata, particolarmente resistente. Aveva provato di tutto per legare il pigmento blu oltremare 1311 che comprava da me: la colla di pelle, l’olio di lino, la caseina … senza mai ottenere l’effetto desiderato. Allora mi sono lanciato in quella preparazione tutta blu, ma senza successo. […] Yves ha chiamato il colore IKB, International Klein Blu, il solito sbruffone. Detto questo, l’effetto era fantastico e la formula andava tutelata depositando il brevetto. Mi sarebbe piaciuto essere menzionato come co-inventore: senza di me, Yves non ci sarebbe arrivato. Ma lui era come tutti gli altri artisti: vengono da me in cerca di idee o di suggerimenti, poi mi dimenticano in un batter d’occhio. In questo caso però, con IKB, il prodotto era quasi il lavoro stesso, bastava spalmarlo. Ma non avevo avuto io l’idea, e ora vale milioni! ».
 ( T. Gilabert, Blu K. – Storia di un artista e del suo colore, 2014, Skira editore, pagg. 37,38 )






lunedì 28 novembre 2016

16 - NEL DESIGN

Dalla moda ai complementi d’arredo, passando per il make up e gli accessori, il blu è il colore del mare e del cielo, è il colore che evoca equilibrio, armonia e serenità. Declinato in tutte le sue sfumature, dall’intenso blu notte al brillante turchese, il blu negli arredi rilassa, dona freschezza a qualsiasi ambiente, dal più classico al più contemporaneo, suggerendo atmosfere eleganti e rilassanti.
Il blu assume forme originali e linee sinuose per i complementi d’arredo di Alma Design. Molte sedute, proposte in questa raffinata nuance, diventano, così, protagoniste di ambienti domestici e contract.


SEDIA JULIE


Riprendere lo stile intramontabile e riproporlo in chiave moderna è la scelta che da forma a Julie. Stampata in materiale tecnopolimero e resistente ai raggi UV, Julie è perfettamente impilabile, ideale per arredare qualsiasi spazio interno ed esterno. È disponibile anche la versione con cuscino sedile, per aumentare il comfort della seduta.





TAIKA di IITTALA

Il blu trova il suo compagno ideale nel bianco, come nelle porcellane cinesi, che a partire dal IX secolo hanno affascinato l’Occidente con i loro colori e le finissime decorazioni. Un’alternativa moderna nei toni del blu è la collezione Taika di Iittala, disegnata da Heikki Orvola e Klaus Haapaniemi. Taika è molto suggestiva, grazie alle illustrazioni di Haapaniemi, che richiamano alla tradizione e al mondo della magia. Un tocco di blu per vestire la tavola, con piatti, bicchieri, tazze, caraffe, piattini, posate e tessili.



giovedì 24 novembre 2016

15 - PUBBLICITÀ

Il blu rientra nei colori spesso usati come protagonisti di campagne pubblicitarie

NIVEA


 Azienda: Nivea
Settore: Cosmetica
Anno: 2013
Paese: Italia
Agenzia Pubblicitaria: DraftFCB

BARILLA


Azienda: Barilla
Settore: Alimentare
Anno: 2010
Paese: Italia
Agenzia Pubblicitaria: Y&R, Italia




domenica 20 novembre 2016

14 - CHIMICA

Le sostanze colorate sono quelle sostanze capaci di assorbire le radiazioni dello spettro elettromagnetico percepibili dall’occhio umano e che costituiscono la luce visibile.
Le radiazioni elettromagnetiche possono essere rappresentate da onde sinusoidali aventi lunghezza d’onda λ, frequenza ν ed energia E.


Con il termine indicatore si intende, in chimica, un composto (o un sistema di più composti) in grado di subire modifiche facilmente osservabili – di solito il colore – in funzione dell'ambiente chimico in cui si trova (acido o basico, ossidante o riducente, ricco o povero di un dato ione, ecc…). 
Gli indicatori vengono generalmente impiegati in soluzione nella conduzione di titolazioni o supportati su strisce di carta per rapide valutazioni (le cosiddette "cartine indicatrici").
Il fenomeno di variazione del colore di un indicatore viene detto "viraggio". L'intervallo di pH, di potenziale elettrico, o di concentrazione ionica in cui l'indicatore agisce è detto "campo di viraggio dell'indicatore". L'occhio umano recepisce una delle due forme colorate dell'indicatore quando questa è presente in rapporto almeno 10:1 sull'altra.
Tra i pigmenti blu risaltano, per l'alto potere coprente e la resistenza agli acidi. Ed è per questo che molti titolanti diventano blu in forma basica, mentre non esistono titolanti acidi di colore blu. Il punto massimo pH si indica con il blu.
I principali indicatori che tendono al blu in forma basica sono:
Comuni indicatori di pH in soluzione acquosa
NOME CONVENZIONALECOLORE DELLA FORMA ACIDACOLORE DELLA FORMA BASICAINTERVALLO DI VIRAGGIO
violetto di metilegialloblu0,1 - 1,5
viola basico 3gialloverde0,0 - 0,8
verdeblu0,8 - 1,8
blublu-viola1,8 - 2,6
blu di timologialloblu1,2 - 2,8
giallo di metilerossogiallo2,9 - 4,0
metilaranciorossogiallo3,1 - 4,4
blu di bromofenologialloblu3,0 - 4,6
verde di bromocresologialloblu3,8 - 5,4
rosso metilerossogiallo4,2 - 6,2
blu di bromotimologialloblu6,0 - 7,6
rosso fenologiallorosso6,4 - 8,0
rosso cresologiallorosso7,2 - 8,8
1-naftolftaleinarosaverde7,3 - 8,7
fenolftaleinaincolorerosso cremisi8,0 - 9,9
timolftaleinaincoloreblu9,3 - 10,5
violetto di bromocresologiallovioletto5,2 - 6,8
trinitrotolueneincolorearancio11,5 - 13,0

Vediamone alcuni casi nello specifico.

BLU TIMOLO (timolsulfonftaleina) 
 C27H30O5S

A temperatura ambiente si presenta come un solido verde dall'odore di fenolo. Nelle titolazioni acido-base, ha un campo di viraggio (a 18 °C) fra pH 1,2 e pH 2,7.



BLU DI BROMOFENOLO
C19H10Br4O5S

Uno dei suoi utilizzi è nell'elettroforesi su gel. Viene utilizzato come marcatore di corsa per verificare quando le proteine hanno compiuto completamente la loro corsa.


VERDE DI BROMOCRESOLO
C21H14Br4O5S

A temperatura ambiente si presenta come un solido verde dall'odore caratteristico. L'intervallo di pH in cui il VBC cambia colore è da circa 4 (dove si presenta verde chiaro/giallino) a poco più di 5 (diventando blu).


BLU DI BROMOTIMOLO
C27H28Br2O5S

Nella sua forma normale (acida) è di colore giallo, mentre la sua base coniugata è blu; per questa differenza di colore tra le due forme il blu di bromotimolo è usato come indicatore di pH.



venerdì 18 novembre 2016

13 - IL BLU COMANDO STELLARE NEI FUMETTI


"Oceani e mari coprono molta parte del nostro pianeta: grandi distese blu e abissi inesplorati"

Zio Paperone e i tesori del Grande Blu, Il Galeone vagabondo, Topolino n. 2942, Aprile 2012, p. 1

Zio Paperone e i tesori del Grande Blu è una saga a fumetti Disney ideata da Sisto Nigro e disegnata da Nicola TosoliniValerio Held e Paolo De Lorenzi.
È Composta attualmente da 5 episodi l'ultima delle quali è uscita l'1 Luglio 2015 su Topolino 3110. La sua pubblicazione avviene in maniera irregolare, tranne che per il 2012 in cui sono uscite le prime 2 storie, solitamente ne esce una l'anno e pubblicata nel mese di Luglio.

Zio Paperone e i tesori del Grande Blu, Il Galeone vagabondo, è la prima delle cinque storie, pubblicata per la prima volta sul Topolino n. 2942 il 17 Aprile 2012.




martedì 15 novembre 2016

12 - IN CUCINA



INGREDIENTI

100 gr. di farina
100 gr, di zucchero semolato
1 uovo intero
5 gr. di cacao
2 gr. di colorante blu in polvere
1 bustina di vanillina (o poche gocce di vaniglia pura)
30 gr. di burro morbido
30 gr. di olio di semi
60 gr. di latticello (oppure 30 gr. di yogurt bianco + 30 gr. di latte scremato)
4 gr. di lievito

PROCEDIMENTO

In una ciotola setacciare la farina, lo zucchero, la vanillina, il cacao e il colorante 
in polvere.
Mescolare a secco.
In un'altra ciotola battere il burro a crema, aggiungere l'olio, il latticello. Mescolare.
Aggiungere l'uovo e mescolare.
Unire metà della polvere nel battuto di uovo/burro/olio/latticello, emulsionare e
incorporare man mano il resto.
Aggiungere il lievito setacciato e rimescolare.
Versare il composto nei piromani disposti in una teglia per muffii, avendo cura di 
riempirli solo per i 2/3, perché lieviteranno molto durante la cottura.
Infornare a 150° per circa 40 minuti.
Dopo la cottura, sfornare e lasciar raffreddare su una gratella.

INGREDIENTI PER IL FROSTING DI COPERTURA

200 ml di panna da montare zuccherata
125 gr. di philadelphia a temperatura ambiente
125 gr. di mascarpone
75 gr. di zucchero a velo vanigliato
Qualche goccia di vaniglia liquida

PROCEDIMENTO PER IL FROSTING DI COPERTURA

Lavorare a crema il mascarpone e la philadelphia in una ciotola
Aggiungere la vaniglia e lo zucchero a velo. Mescolare.
Montare la panna, a parte e aggiungere alla crema di formaggio.
Mettere in frigo almeno un'ora prima di utilizzarla per decorare i cupcakes.
Inserire un beccuccio a stella in un sac-a-poche e sbizzarritevi con la decorazione.